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mercoledì 5 luglio 2017

Vitamina D : come e quando?



Esporsi al sole è il metodo naturale per produrre la vitamina D, di cui il nostro corpo ha bisogno.
La modernità ha spostato l'essere umano a passare il 99% del suo tempo in ambienti chiusi, riparati dalla luce solare naturale . Questo sta portando a carenze gravissime nella popolazione con conseguenze che vanno dalla depressione, al cancro e all'Alzheimer.
Ma, qual è il momento migliore della giornata per esporsi al sole e produrre più vitamina D?
 La risposta a questa domanda lascerà quasi tutti a bocca aperta dato che siamo stati abituati a pensare proprio l'opposto. Le recenti ricerche scientifiche vengono in nostro soccorso e spiegano chiaramente come stanno le cose sfatando i vecchi miti sull'esposizione al sole.

Prima di tutto è importante ricordare che i benefici della luce solare non riguardano esclusivamente la produzione della vitamina D dato che i raggi ultravioletti sulla pelle innescano molte reazioni chimiche tra cui la produzione endogena di PEROSSIDO DI IDROGENO, che potenzia l'attività dei linfociti T e il loro potere antiossidante, l'OSSIDO NITRICO che protegge il cuore e normalizza la pressione sanguigna, migliora la funzione digestiva grazie alla SEROTONINA.
 

 
I benefici della luce solare e della vitamina D sono tanti e possiamo riassumerli come segue: riduce notevolmente il rischio di cancro, rafforza il sistema immunitario, migliora l'umore e allontana la depressione, riduce l'infiammazione, contrasta le malattie autoimmuni e degenerative, protegge il cuore, riduce il rischio di infarto e abbassa la pressione sanguigna, migliora il sonno, previene e contrasta il diabete, l'insulino-resistenza, il sovrappeso e l'obesità, migliora la calcificazione delle ossa e previene l'osteoporosi, normalizza la funzione tiroidea.
 
IL MIGLIORE MOMENTO DELLA GIORNATA PER STARE AL SOLE?
Verrebbe da dire la mattino e al tardo pomeriggio quando il sole non scotta, in realtà è l'opposto, come diverse ricerche dimostrano
  
I ricercatori hanno pubblicato uno studio sulla rivista Internal Journal of Dermatology e spiegano che nella luce solare sono presenti i raggi UVA che possono produrre il carcinoma della pelle e i raggi UVB che stimolano la produzione di vitamina D.

 
  
Con l'aumentare della latitudine il rapporto UVA/UVB cresce e quindi il rischio di esporsi al sole è maggiore, mostrando quindi che il rischio di carcinoma è minore vicino all'equatore e più elevato ai poli.
Tuttavia esiste un momento della giornata in cui abbiamo il massimo di raggi UVB  e un minimo di raggi UVA ed è MEZZOGIORNO!
Avere una esposizione alla luce solare nelle ore centrali della giornata per una durata che non comporta scottature e senza crema solare permette di massimizzare la produzione di vitamina D e di ottenere tutti i benefici della luce solare minimizzando il rischio di carcinoma della pelle.

Man mano che la pelle si abbronza il tempo a cui possiamo esporci senza scottarci si allunga, mentre all'inizio bisogna stare attenti ed evitare di esporsi troppo. Per questo motivo non si può dare una tempistica generale anche considerato il fatto che ognuno di noi ha una carnagione diversa.
Il riferimento di tempo è quindi il seguente: l'ideale è ESPORSI PER UN TEMPO PARI ALLA META' DI QUELLO CHE IMPIEGHERESTI PER SCOTTARTI.
Se non hai idea di quanto ti ci vuole  per scottarti basta che fai attenzione alla sensazione della pelle: quando comincia a diventare rossa è ora di girarsi dall'altro lato e poi quando l'altro lato ha raggiunto il suo tempo coprirsi con la maglietta
 
 
Non mi resta che augurarvi: "Buone vacanze!"
 
 
 
 
 
 
 
 

 

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